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La crisi del capitalismo democratico genera un diffuso senso di impotenza e incertezza. Le misure adottate per affrontare problemi inimmaginabili si rivelano come interventi d'emergenza sul mondo occidentale, privi di una comprensione approfondita della situazione. Wolfgang Streeck, nelle sue Adorno-Vorlesungen di Francoforte, analizza la crisi finanziaria, fiscale ed economica come una fase della lunga trasformazione neoliberista del capitalismo post-bellico, iniziata negli anni settanta. Riferendosi a teorie critiche di quel periodo, esplora l'evoluzione della tensione tra democrazia e capitalismo negli ultimi quarant'anni, evidenziando i conflitti tra stati, governi, elettori e interessi del capitale. Streeck esamina anche la metamorfosi del sistema degli stati europei, passando da uno stato fiscale a uno indebitato e, infine, a uno basato sul consolidamento. Si interroga sulle possibilità di ripristinare stabilità economica e sociale, considerando che il futuro dell'Europa potrebbe comportare l'implosione del patto sociale che ha sostenuto la democrazia capitalistica.