Knihobot

Gabriele Romagnoli

    L'unico al mondo
    Non ci sono santi. Viaggio in Italia di un alieno
    Viajar ligero
    Solo i treni hanno la strada segnata
    Nur mit Handgepäck
    Navi in bottiglia
    • Unser Menschenleben – ein Lidschlag. 23 Jahre schlafen wir, 20 Jahre frisst die Arbeit, 228 Tage stehen wir im Bad. Die knappe freie Restzeit sollten wir uns wirklich auf das Wesentliche konzentrieren. Doch meist gelingt uns das nicht. Der bekannte italienische Journalist Gabriele Romagnoli machte während einer Reporterreise durch Südkorea eine heilsame Erfahrung: Er wohnte seiner eigenen Beerdigung bei. Sein Buch erzählt, wie diese Erfahrung ihm einen neuen Blick auf die Welt ermöglichte und ihm die Augen öffnete für das Glück des einfachen Lebens. Es spart sich Predigt und Besserwisserei, dafür leistet es sich einen wunderbaren Refrain: Für eine Neugeburt ist es nie zu spät.

      Nur mit Handgepäck
    • Viajar ligero

      La vida con equipaje de mano - 4.ª edición

      • 96 stránek
      • 4 hodiny čtení

      Rare book

      Viajar ligero
    • Senza fine

      • 96 stránek
      • 4 hodiny čtení

      Fiumi d’inchiostro hanno costruito la mitologia del primo amore, hanno raccontato l’inizio dell’avventura. Ma se il primo amore è “un universo, un enigma, un lungo aspettami e torno”, è possibile raccontare l’approdo, la fine del viaggio, la certezza di essere “in un luogo da cui non vorrò andarmene al risveglio”? Gabriele Romagnoli, che ci aveva mostrato la necessità di viaggiare leggeri, di non portare zavorre e di non essere zavorre, ora si cimenta con quello che apparentemente è il suo opposto: il desiderio di fermarsi, la certezza di non voler avere altro e di non voler essere altro. C’è tutto questo nell’ultimo amore: che sia una donna incontrata per caso o la riscoperta della donna che da sempre si ha accanto, che sia l’ultimo ballo di capodanno di Zygmunt Bauman e sua moglie Alexandra, giganteschi nella loro titanica accettazione della perdita, gli ultimi amori hanno questo in comune, la consapevolezza di aver trovato nell’altro la certezza di quello che si è. E questo ritrovamento non è meno avventuroso dell’altro, del primo, perché “la vita è noiosa, ma il destino imprevedibile. Una scrive regole, l’altro mette in nota eccezioni. Poche, perché è pigro e perché non le meritiamo. È tutto già scritto, ineluttabile e barboso. Salvo che siamo ancora qui e possiamo giocarcela”.

      Senza fine