In tutto il Nuovo Testamento il tema dell'accoglienza e diffuso e la sua rilevanza non sfugge a chi legge l'epistolario paolino con l'intenzione di penetrare nella vita delle comunita legate a Paolo e di evidenziare le dinamiche dei rapporti tra le persone. Questo teso parte dall'analisi esegetica dei brano paolini al confronto con l'ambiente con il quale Paolo ha vissuto e operato. Il suo concetto di accoglienza e in rapporto con la continuita-discontinuita della lettura del mondo veterotestamentario ebraico, di quello giudaico palestinese e della diaspora, del mondo greco ellenistico e degli scritti neotestamentari. Questa ricerca mette in evidenza una categoria teologica che permette di comprendere la vita cristiana come apertura d'animo e disponibilita operativa nei rapporti interpersonali che coinvolgono sia Dio sia i credenti. Il tema dell'accoglienza sintetizza la priorita dell'annuncio con quella della testimonianza, dove l'evangelizzazione non si riduce a dottrina, ma cambia la vita e la pratica della verita va oltre il bisogno sociale
Gabriele Bentoglio Knihy


L’analisi, seppure non esaustiva, degli ambiti che configurano lo straniero, sia nell’Antico che nel Nuovo Testamento, permette alcune considerazioni di rilievo sull’insistenza della rivelazione biblica nell’incoraggiare l’instaurarsi di relazioni interpersonali basate non solo sul soccorso umanitario-filantropico, bensì sulla realtà evangelica dell’agapē, come nuovo dinamismo che valorizza la persona umana nel suo essere più che nel suo fare. La dimensione cristologico-ecclesiologica dell’accoglienza cristiana, tipica degli scritti del Nuovo Testamento, ha impresso un originale sigillo ai rapporti tra le persone, suggerendo itinerari di dialogo e di scambio interculturale, che possono illuminare anche le mutate situazioni odierne, soprattutto nell’ambito delle migrazioni.