Knihobot

Gio Evan

    Gio Evan je všestranný umělec, který se věnuje poezii, hudbě, performance a street artu. Jeho tvorba se zaměřuje na intimní témata, která prozkoumává prostřednictvím metaforického jazyka. Své myšlenky a emoce vyjadřuje jak v psané podobě, tak prostřednictvím hudby a vizuálních umění. Jeho jedinečný styl rezonuje s publikem napříč různými uměleckými formami.

    Cento cuori dentro
    Ci siamo fatti mare
    Ormai tra noi è tutto infinito
    Capita a volte che ti penso sempre
    Se c'è un posto bello sei te
    • "La poesia non può cambiare il mondo. Il mondo è troppo robusto per chinarsi di fronte a tanta tenerezza. Il mondo ha guerre nel sangue, fucili nei baci, ha porti chiusi, navi piene di amori nuovi che non trovano terra ferma, qui, nel mondo. Perciò la poesia non può cambiare il mondo, è vero, però può cambiare me, può cambiare noi. Può aiutarci in un periodo di m..., può consigliarci la prossima mossa, può farci venire un'idea buona, può aiutarci a realizzare i sogni, può cambiare l'approccio del cuore. La poesia, ecco, la poesia non può cambiare il mondo però può cambiare un bambino, una signora, un padre, un giardiniere, noi. E noi possiamo cambiare il mondo".

      Se c'è un posto bello sei te
    • "Il mio primo attacco di panico fu alle scuole medie. La domanda del panico è per tutti sempre la stessa: "Che lavoro vuoi fare da grande?". Andai da nonno che lui faceva il marinaio e sicuro aveva visto un sacco di mari un sacco di uomini un sacco di amori lasciati al porto e gli dissi: "Ma come si fa a sapere cosa si vuol fare da grandi?" e nonno mi disse: "Guarda che è facile, Vuoi fare il marinaio come me? Ti deve piacere l'odore del pesce. Vuoi fare il cuoco? Inizia a cucinare e vedi se ti piace. Vuoi fare il meccanico? Inizia a smontare e rimontare le tue macchinine. Vuoi fare il sarto? Piglia ago e filo e ripara tutto. Vuoi fare il poeta? Ti devi innamorare sempre."

      Capita a volte che ti penso sempre
    • «Stai attenta a quello che mi dici, abbi cura delle parole, dosale bene, scegli quelle giuste, quelle che ti esplodono da dentro, quelle che senti fin giù alla pancia, dimmi solo quelle che crede il tuo cuore, quelle per cui lotteresti, per difenderne il senso, dimmi solo le parole in cui credi, quelle che non offendono i fiori quelle che si intonano con l'alba, quelle con cui è bello farci colazione insieme, le parole che anche nel momento meno opportuno suonano bene, suonano giuste, quelle con la musica dentro, quelle che anche se pungenti annaffiano i cuori, dimmi solo parole vere, che facciano male o che facciano bene purché siano giuste, ma stai attenta stai sempre attenta alle parole che mi dici, abbine cura, perché io amore mio ti credo.»

      Ormai tra noi è tutto infinito
    • Uno scrittore, Leon, il suo manager, Bruce, che è anche il suo migliore amico, un consigliere-santone di origine guatemalteca, Bongo, che non esce mai di casa. O meglio, esce di casa solo per salire sul suo tetto, ad ammirare il cielo. Leon è nel pieno di una crisi creativa ed esistenziale, che non fa che aggravarsi quando incontra la ragazza: non sa il suo nome, non sa da dove venga e non riesce neppure a parlarci, sa solo che è bellissima, come un’isola della Nuova Caledonia. E che l’atavica insicurezza che lo tormenta da sempre non potrà fare altro che mettersi di mezzo. Ma Leon non ha fatto i conti con l’irruenza pazza di Bruce, con la saggia lungimiranza di Bongo e, soprattutto, con i novantanove cuori che si porta dentro. Una storia intima sul filo dell’autobiografia, da un poeta che ha trasformato l’amore in una filosofia.

      Cento cuori dentro