Tato série sleduje osudy Káti Hirschelové, která provozuje obchod s detektivkami v Istanbulu. Statečná hrdinka se nenechá omezovat stereotypy a pouští se do řešení záhad. Čtenáři se mohou těšit na napínavé příběhy s nádechem exotiky a humoru.
A film director is found murdered in a hotel room in Istanbul. Electrocuted by
a hair dryer thrown in his bath water. When the police accuse the lead actress
she turns to her only friend in town, the feisty and sexy owner of Istanbul's
only mystery book shop.
To buy a flat Kati Hirshel has learned the corrupt ways of Istanbul. It all
goes well until a man is found murdered in the flat and she is the prime
suspect.
Kati is the owner of Istanbul's only mystery bookshop. When a woman is found
dead in her Istanbul apartment, Kati suspects murder and begins her maverick
investigation. The deceased was an attractive young woman, in the middle of a
divorce, and a politically active ecologist. Too many people stood to benefit
from her death.
Kati Hirschel, stambuliota di origini in parte tedesche, ha una libreria specializzata in giallistica. È questa familiarità con l’aspetto romantico del delitto che la predispone al fascino del mistero, e la rende abbastanza spregiudicata da non disprezzare alcuna fonte di informazione. Così, quando la veggente che è andata a consultare insieme all’amico Fofo, ha visto nei fondi del caffè il cadavere di una giovane donna, è entrata in allarme. I fatti però, non obbediscono sempre alle visioni: la vittima non sarà quella da Kati attesa e del resto non ci sarà un vero e proprio cadavere. Semplicemente Nil, l’amica della sua collega, ha avuto un arresto cardiaco. Ma tanto basta all’irrefrenabile investigatrice per correre le strade di Istanbul in cerca di indizi. Infatti presto, come una profezia che si autodetermina, le stranezze cominciano a piovere, tanto da spingere Hakan, il fratello della vittima, a darle un completo incarico da detective. Innanzitutto il tenore di vita di Nil appare troppo sostenuto per una giornalista disoccupata: perfino un quadro Julian Opie nel lussuoso appartamento. Poi, si scopre che Nil stava scrivendo una specie di romanzo sui desaparecidos argentini, paragonandoli alle vittime (greci, curdi) del perenne autoritarismo turco, il cosiddetto «stato profondo». Ce n’è abbastanza per mettere in moto una personalità indagatrice col dono di inverare le complicazioni che poi risolverà. La bizzarra originalità dell’investigatrice è che lei indaga come se spettegolasse, di contatto in contatto, di conoscenza in conoscenza, di curiosità maliziosa in curiosità maliziosa. E che porta il lettore in giro per «la città più bella del mondo» proprio come fa lei, bar dopo bar, vicolo dopo vicolo, mercato dopo mercato, bottega dopo bottega. Dai bassifondi ai quartieri dei milionari. Ne esce un poliziesco «morbido» e suadente che contiene uno spaccato di costume orientale occidentale, e suona anche come un salutare invito all’anticonformismo e alla tolleranza.