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Vincenzo Mingiardi

    La morte di Mister Love
    Shantaram
    Věčný neklid
    • Špionážní thriller, kde hlavní hrdinka zjistí, že její matka nebyla obyčejnou hospodyňkou, ale špionkou s tajným posláním...

      Věčný neklid
    • Shantaram

      • 1177 stránek
      • 42 hodin čtení

      Greg è un uomo in fuga. Dopo la separazione dalla moglie e l'allontanamento dalla sua bambina, la vita si è trasformata per lui in un abisso senza fine. Era un giovane studioso di filosofia e un brillante attivista politico all'università di Melbourne, è diventato «un rivoluzionario che ha soffocato i propri ideali nell'eroina», un «filosofo che ha smarrito l'integrità nel crimine», uno dei «most wanted men» australiani, condannato a 19 anni di carcere per una lunga serie di rapine a mano armata, catturato e scappato dal carcere di massima sicurezza di Pentridge. Eccolo ora a Bombay, nel bizzarro assortimento della sua folla, con i documenti di un certo Linsday in tasca e una strana esilarante gioia nel cuore… A Bombay, infatti, il destino ha calato per Greg la sua carta. A Bombay, diventerà uno Shantaram, un «uomo della pace di Dio», allestirà un ospedale per i mendicanti e gli indigenti, reciterà nei film di Bollywood, stringerà relazioni pericolose con la mafia indiana. Da Bombay partirà per due guerre, in Afghanistan e in Pakistan, tra le fila dei combattenti islamici…

      Shantaram
    • La morte di Mister Love

      • 576 stránek
      • 21 hodin čtení

      Brighton è tutta una follia ormai, una caotica e affascinante follia: il dedalo di vicoletti a nord del Padiglione Mughal pieno di sibille e veggenti; un tizio con la cresta rosa da mohicano che brancica un rosario tibetano; negozietti che vendono le scritture indù interpretate da guru muniti di Rolls-Royce; manifesti che pubblicizzano rituali del sole shaunee, lezioni di tamburo ashanti… In mezzo a questo bazar nel cuore della vecchia Inghilterra, si aggira Bhalu, libraio del Sussex nato in India. Bhalu ha da poco celebrato a Londra il funerale di sua madre Maya, scrittrice e sceneggiatrice famosa nell’India degli anni Cinquanta che, da buona indù per «stile di vita», come amava definirsi, avrebbe probabilmente gradito una pira di legno di sandalo impregnata di burro chiarificato e cosparsa di undici diverse specie di gelsomino, ma al West London Crematorium non potevano certo permettersi lussi del genere. La cerimonia si è svolta in fretta e, nella cappella gremita di espatriati di Bombay, Bhalu ha parlato del socialismo di sua madre e del suo rispetto per Gandhij. Un intervento breve, durato giusto il tempo per notare in prima fila un paio di ginocchia attraenti, ben tornite, tenute strette e graziosamente reclinate da una parte. Bhalu è rimasto turbato da quella visione e ancora di più dai primi incontri con la proprietaria di quelle deliziose sporgenze: Phoebe, l’incantevole figlia di Sybil, l’amica di sua madre. Phoebe che, quando erano bambini in India, vestita come i piccoli inglesi nelle illustrazioni dei vecchi libri, socchiuse un giorno gli occhi di un grigioverde stupefacente e gli diede un bacio sulle labbra. Dove ha scovato la bella Phoebe i diari di Sybil, sua madre? Da quale antico secrétaire sono saltate fuori quelle pagine che, come un racconto di Maya intitolato Punizione, alludono enigmaticamente a un certo Mister Love, così importante nella vita delle due vecchie amiche e morto in circostanze oscure? Romanzo avvincente, dalla scrittura straordinariamente raffinata, La morte di Mister Love ci riporta nella magica atmosfera dell’India degli anni Cinquanta, nei suoi salotti pieni di candele e colori, animati da donne dagli occhi grandissimi e scuri, e da artisti, musicisti e cineasti dandy e impegnati.

      La morte di Mister Love