Pseudorelative, gerundi e infiniti nelle varietà romanze
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Jan Casalicchio Università degli Studi di Padova Questo volumei propone un confronto tra i costrutti predicativi romanzi di tipo frasale: le pseudorelative, i gerundi predicativi e gli infiniti preposizionali. Nell'analisi si confrontano sia varietà diverse, sia costrutti diversi, un'ottica comparativa che finora è mancata negli studi sull'argomento. I costrutti predicativi vengono analizzati come Frasi Ridotte, che a seconda del contesto possono avere tre strutture sintattiche diverse, come proposto da Cinque (1992). La corrispondenza strutturale, esistente tra tutti e tre i costrutti, è particolarmente stretta tra gerundi e infinti preposizionali: l'unica differenza consiste nel movimento del verbo, che nelle gerundive sale a CP incorporandosi in una preposizione foneticamente nulla. Se il verbo sale di meno, la preposizione è realizzata e il verbo compare all'infinito. Da questo quadro sono esclusi gli infiniti semplici, che presentano delle caratteristiche riconducibili a una struttura di tipo monofrasale, struttura che è applicabile anche ai gerundi e infiniti preposizionali del ladino. I risultati della tesi sono di interesse per la ricerca romanistica comparativa, perché sono basati sul confronto tra costrutti diversi e varietà diverse. Inoltre, i dati che presentano confermano la nota conservatività sintattica del ladino. Ulteriori spunti interessanti sono forniti dall'analisi dei gerundi come processi di incorporazione e degli infiniti semplici come strutture (sempre) monofrasali. ISBN 9783862884483. LINCOM Studies in Romance Linguistics 74. 391pp. 2013.