Tönle
Roman
Mario Rigoni Stern byl italský spisovatel, jehož dílo čerpá z jeho vlastních životních zkušeností, zejména z válečných let. Jeho psaní se vyznačuje hlubokým porozuměním lidské povaze a přírodě, často zasazené do venkovského prostředí. Stern dokázal mistrně zachytit pomíjivost života a sílu lidského ducha tváří v tvář nepřízni osudu. Jeho próza je stručná, přesná a zároveň působivá, zanechávající v čtenáři silný dojem.






Roman
"Vom Trost der Bäume" präsentiert zwanzig botanisch-literarische Porträts von Bäumen aus dem Garten und der Heimat des Autors. Paolo Cognetti beschreibt es als Rigoni Sterns poetischstes und wissenschaftlichstes Werk, das als leuchtendes und geheimnisvolles Buch in der italienischen Literatur gilt.
Aphorismen und Fragmente
Relacja o włoskim Korpusie Alpejskim, porzuconym przez niemieckiego sojusznika, ukazuje tragiczne losy żołnierzy podczas zimowego odwrotu znad Donu. Osobiste wspomnienia Mario Rigoniego, jednego z nielicznych ocalałych, są rzadkie i niezwykle cenne. Jego zapiski to nie tylko historia strzelców alpejskich, ale także przejmujący opis ludzkich tragedii oraz sprzeciw wobec absurdów wojny. Ujawniają one, że nawet w najciemniejszych chwilach tli się nadzieja, a człowiek, niezależnie od sytuacji, może uchronić się przed szaleństwem, pamiętając o swojej człowieczeństwie. Mario Rigoni Stern, żołnierz Batalionu „Vestone” 6 Pułku Strzelców Alpejskich, walczył w Albanii, Grecji i Rosji, dwukrotnie odznaczony za odwagę. Uczestniczył w walkach nad Donem i przetrwał tragiczny odwrót zimą 1942/43. Po kapitulacji Włoch był więziony przez Niemców, a następnie pieszo wrócił do kraju. Swoje doświadczenia opisał w książce z 1953 roku, która została porównana do „Anabazy” Ksenofonta. Laureat wielu nagród literackich, autor piętnastu książek, jego twórczość była włączana do szkolnych lektur. Cenił samotność włoskich gór i piękno surowego życia ponad literacką sławę.
Nella periferia di una grande città della Siberia ogni pomeriggio i ragazzi del quartiere si ritrovano a giocare nei giardini che confinano con una grande foresta di pini e betulle. Giocano con le slitte, costruiscono pupazzi, fanno gare di corsa con gli sci e battaglie a palle di neve. Che cosa succederà quando si avvicinerà incuriosito un orsetto? Che cosa farà la sua mamma, un grosso bestione immobile nella neve al limitare della vicina foresta? E che cosa succederà quando, qualche tempo dopo, un bambino rivedrà l'orso dalla finestra di casa sua e morirà dalla voglia di giocare con lui? Il libro racconta la storia vera di un indimenticabile pomeriggio di giochi tra un gruppo di bambini e un orso bruno, e del magico rapporto che si crea tra di loro. Mario Rigoni Stern si conferma attento osservatore e conoscitore del mondo degli animali, che sa descrivere con grande sensibilità. Età di da 7 anni.
Questo libro è il percorso di una vita. Nato da un profondo rispetto della natura, del suo equilibrio e della sua grazia, rievoca grandi avvenimenti della Storia e piccole vicende personali, in un flusso scandito dall'alternarsi delle stagioni. Nella memoria dell'autore ogni cosa ha lo stesso spazio, la stessa dignità; ogni frammento trova la giusta collocazione all'interno di un quadro che Rigoni Stern, uomo di montagna, dipinge dei colori più vivi. Accanto alla campagna di Russia e alla drammatica esperienza del Lager riemergono così episodi apparentemente marginali, che tuttavia danno il senso di una vita: dai suoi giochi di ragazzo alle prime battute di caccia, da una visita alla Reggia di Versailles al bel gallo regalato all'amico Vittorini, che però, a mangiarlo, si rivela selvatico e coriaceo ... E poi ancora antichi riti e vecchie tradizioni, uomini e affetti di altre epoche, alberi e animali destinati ad annunciare il nuovo clima e la nuova stagione, luoghi e paesaggi forse dimenticati ma sempre carichi di storia e di ricordi: su tutto lo sguardo, a volte divertito a volte malinconico, dell'autore, testimone del suo tempo e di un passato che continua a riaffiorare
Una piccola comunità dell'altipiano di Asiago, nel Veneto, è uscita stremata dalla Grande Guerra: ovunque macerie, povertà, disoccupazione. Chi non emigra all'estero ha davanti a sé come unico lavoro possibile quello del «recuperante»: battere la montagna alla ricerca dei residui bellici da rivendere ai grossisti di metalli per pochi centesimi. Giacomo, il protagonista del romanzo, apprende il mestiere fin da bambino, quando una giornata di recupero significava un concreto aiuto al magro bilancio familiare, o un piccolo svago domenicale: al seguito del padre e nel silenzio dei monti, Giacomo impara a dialogare con i soldati scomparsi, ma anche a conoscere la natura e a decifrarne il linguaggio segreto, ad amare piante e animali. Quello che Rigoni Stern racconta è un mondo ancora integro, dominato da un forte senso della comunità, sapiente nella sua conoscenza e nel rispetto della natura e dei suoi ritmi: una civiltà armoniosa che oggi appare come travolta da un degrado irreversibile. L'autore ce la restituisce con poetica semplicità in un libro che è insieme testimonianza appassionata, narrazione di memoria e «foto di gruppo» di profonda verità umana.
Un romanzo classico, ambientato durante la seconda guerra mondiale. È la storia della spedizione italiana in Russia. In queste pagine vengono raccontate in maniera diretta le sofferenze vissute dai soldati italiani nel gelido inverno della steppa. Età di lettura: da 9 anni.