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Mirko Zilahy

    1. květen 1974

    Mirko Zilahy se zaměřuje na složitost lidské psychiky a temná tajemství, která se skrývají pod povrchem zdánlivě obyčejného života. Jeho próza je charakteristická mrazivou atmosférou a precizním budováním napětí, které čtenáře vtáhne do temných zákoutí lidské duše. Prostřednictvím napínavých vyprávění zkoumá otázky viny, trestu a neúprosného sledu událostí, které mohou vést k tragédii. Jeho styl je hypnotický a nutí čtenáře přemýšlet o hranicích morálky.

    Mirko Zilahy
    La forma del buio
    È così che si uccide
    Nachtjäger
    Takhle se zabíjí
    • Takhle se zabíjí

      • 400 stránek
      • 14 hodin čtení
      4,1(13)Ohodnotit

      Temný thriller z prostředí Říma, jak ho neznáme. Řím, 2008. Město je ochromeno vlnou nebývale špatného deštivého počasí. V tom okamžiku se daleko od turistického centra vyhledávané metropole začnou objevovat těla obětí sériového vraha. K případu je povolán komisař Enrico Mancini, schopný vyšetřovatel, který prošel výcvikem FBI a právě zažívá nejhorší období svého života – musí se vyrovnat se smrtí své milované ženy. Vrah, který si říká Stín, ale pokračuje ve svém řádění a brzy je více než patrné, že sleduje hlubší cíl, který ospravedlňuje boží spravedlností. Vše má svůj řád, a tak ani Manciniho nasazení k případu není náhodné. Mancini brzy zjišťuje, že je nenávratně vtažen do Stínovy partie, donucen se zapojit do boje, ze kterého nikdo nevyjde bez šrámů. Tento ceněný debut Mirka Zilahyho byl přeložen už do sedmi jazyků. Nechte se unášet strhujícím vyprávěním i atmosférou města všech měst – Říma.

      Takhle se zabíjí
    • Rom in den Fängen eines Killers, dessen makabrer Wahnsinn in der Dunkelheit Form annimmt: Er modelliert seine Opfer zu mythologischen Figuren, die er an prominenten Schauplätzen der Stadt inszeniert. Die Villa Borghese, der Zoologische Garten, der Park der Villa Torloni werden nachts zur unheilvollen Bühne für die Todesopfer, die an die Medusa, den Minotaurus oder die Laokoon-Gruppe erinnern. Commissario Enrico Mancini, anerkannter Experte für Serienmorde, wird schon bald klar, dass sein Gegner ihn mit seinen grausamen Botschaften zum Duell herausfordert. Um weitere Morde zu verhindern, ist Mancini gezwungen, in eine Welt voller Abgründe einzutauchen, deren Dämonen auch vor ihm nicht Halt machen ... »Ein Thriller von außergewöhnlicher erzählerischer Intensität und Spannung« La Repubblica

      Nachtjäger
    • La pioggia di fine estate è implacabile e lava via ogni traccia: ecco perché stavolta la scena del crimine è un enigma indecifrabile. Una sola cosa è chiara: chiunque abbia ucciso la donna, ancora non identificata, l’ha fatto con la cura meticolosa di un chirurgo, usando i propri affilati strumenti per mettere in scena una morte. Perché la morte è uno spettacolo. Lo sa bene, Enrico Mancini. Lui non è un commissario come gli altri. Lui sa nascondere perfettamente i suoi dolori, le sue fragilità. Si è specializzato a Quantico, lui, in crimini seriali. È un duro. Se non fosse per quella inconfessabile debolezza nel posare gli occhi sui poveri corpi vittime della cieca violenza altrui. È uno spettacolo a cui non riesce a riabituarsi. E quell’odore. L’odore dell’inferno, pensa ogni volta. Così, Mancini rifiuta il caso. Rifiuta l’idea stessa che a colpire sia un killer seriale. Anche se il suo istinto, dopo un solo omicidio, ne è certo. E l’istinto di Mancini non sbaglia: è con il secondo omicidio che la città piomba nell’incubo. Messo alle strette, il commissario è costretto ad accettare l’indagine… E accettare anche l’idea che forse non riuscirà a fermare l’omicida prima che il suo disegno si compia. Prima che il killer mostri a tutti – soprattutto a lui – che è così che si uccide.

      È così che si uccide
    • Roma è nelle mani di un killer capace di dare forma al buio. Le sue folli tenebre prendono vita nel rito dell’uccisione, le sue terribili visioni si trasformano in realtà tramite le sue vittime. Perché il mostro non si limita a uccidere: lui plasma, mette in posa, trasfigura ognuna delle sue prede in una creatura mitologica. Lasciando soltanto indizi senza un senso apparente, se non si è in grado di interpretarli. Di analizzare la scena del crimine. E tracciare un profilo.Ma il miglior profiler di Roma, il commissario Enrico Mancini, non è più l’uomo brillante e deciso di un tempo. E la squadra che lo ha sempre affiancato non sa come aiutarlo a riemergere dall’abisso. Mentre nuove opere di quello che la stampa ha già ribattezzato «lo Scultore» compaiono nel­l’oscura, incantata Casina delle Civette a Villa Torlonia, nel vecchio Giardino zoologico e nell’intrico della rete fognaria romana, Mancini viene richiamato in servizio e messo di fronte a quella che si dimostrerà come la sfida più angosciante e letale della sua carriera.O addirittura della sua vita.Dopo il successo internazionale di È così che si uccide, Mirko Zilahy torna con una nuova, dirompente sfida al lettore, dipingendo una Roma mai così oscura e tormentata e valicando i confini del thriller con una scrittura potente e affilata. E con personaggi sempre più indimenticabili.

      La forma del buio