A retelling of the Gospel following the life of Christ from his conception to his crucifixion. A naive Jesus is the son not of God, but of Joseph. In the desert it is not Satan, but God that Christ tussles with, an autocrat with whom he has an unbalanced and unsettled relationship.
Mladý muž zabil vlastního bratra. Za svůj čin byl potrestán vyhnanstvím a nesmazatelným znamením na čele. Muž se jmenoval Kain a jeho příběh je znám už přes dva tisíce let. Biblický příběh o Kainovi podnítil během času bezpočet nejrůznějších výkladů a úvah o otázkách viny a trestu, o povaze boží spravedlnosti a osobní odpovědnosti. V neortodoxním podání Josého Saramaga jde o vyprávění plné humoru a pomalu stupňovaného napětí.
Kain putuje napříč světem starozákonních příběhů a občas do nich nečekaně zasáhne. Setká se s Abrahámem a v poslední chvíli zaskočí za anděla s porouchaným křídlem, přijme práci v Lotově domě, vyslechne kosmologikou debatu mezi Jozuem a Hospodinem před pádem Jericha a nakonec nastoupí na archu s Noemovou rodinou. Především však vede vzdorný dialog s Bohem, jehož rozhodnutí považuje mnohdy za krutá a nespravedlivá. A když usoudí, že člověk a Bůh se navzájem nikdy nedokážou pochopit, odhodlá se k zoufalému činu.
Na semaforu v jakémsi bezejmenném městě naskočí zelená. Jedno auto přesto zůstává na křižovatce stát,jeho řidič totiž znenadání oslepne. Ale namísto aby upadl do temnoty, vidí najednou vše bílé, jakoby byl v mlze nebo spadl do mléčného jezera. Pomocníka, který jej doveze domů a poté mu ukradne jeho auto, stihne tentýž osud. Během jediného dne oslepne nejen manželka prvního slepého, ale i taxikář, který pár vezl k lékaři, onen lékař, jeho pacienti i zloděj auta.
Slepota se šíří jako epidemie a stát bezcitně zareaguje ve snaze zabránit panice. Slepí jsou izolováni v prázdné psychiatrické léčebně, kde jsou odkázáni jen sami na sebe, pod dohledem vojáků, kteří mají rozkaz střílet po každém, kdo se pokusí o útěk. V této společnosti slepých lidí je přesto jeden pár vidoucích očí – doktorova žena, která slepotu jen předstírá, aby mohla zůstat se svým manželem.
Počet slepých narůstá, jejich azyl praská ve švech, a o to víc je problémů se zásobováním, hygienou a pohřbíváním mrtvých, kteří také přibývají. Je neodvratné, že se společenské konvence začínají rozpadat – jedna skupina slepých převezme kontrolu nad dodávkami potravin a používá je k vykořisťování ostatních.
Mezitím se lékařova žena snaží ochraňovat svou malou skupinku slepých a nakonec je vyvede z karantény do venkovního světa, který se strašlivě proměnil. Společnost, jak ji znali, se téměř zhroutila. Vládne násilí, nemoci a strach, lidé jsou zoufalí...
La vicenda è incentrata su un'onesta famiglia di poveri artigiani composta da Cipriano Algor, vasaio, la figlia Marta, e il genero Marçal, guardiano in prova presso il Centro, un luogo misterioso, fulcro di ogni attività economica e amministrativa. La vita procede normalmente, con il vasaio che consegna a scadenze regolari le sue stoviglie al magazzino del Centro, finché un giorno, inaspettatamente e senza alcuna avvisaglia che potesse far presagire qualcosa, il Centro annulla il suo ordine per le ceramiche di Cipriano, gettandolo nell'angoscia di un futuro improvvisamente fosco. A quel punto Cipriano e la figlia decidono di cimentarsi in un nuovo progetto da sottoporre al Centro: statuette d'argilla raffiguranti diversi personaggi. Contro ogni previsione, il Centro accetta, ordinandone mille e duecento...
A divorced, depressed history teacher becomes obsessed with pursuing a man who looks exactly like he did five years ago after seeing him in a video recommended by a friend.
In an unnamed country on the first day of the new year, people stop dying. For several months undertakers face bankruptcy, the church is forced to reinvent its doctrine, and local 'maphia' smuggle those on the brink of death over the border where they can expire naturally.
Come possiamo trovare il coraggio di essere sinceri con noi stessi, anche se non abbiamo alcuna certezza su chi siamo davvero? Ecco la domanda che anima La strega di Portobello , il nuovo e intenso romanzo di Paulo Coelho. È la storia di una donna misteriosa di nome Athena, raccontata attraverso le voci di molte persone che la conoscevano bene, o che l'avevano soltanto incontrata. Le persone creano una realtà, e poi si ritrovano vittime di essa. Athena si ribellò a tutto questo e pagò un prezzo altissimo. Heron Ryan, giornalista Io sono stata usata e manipolata senza alcuna considerazione per i miei sentimenti. È qualcosa che diventa ancora più serio quando si parla di magia: in fin dei conti, era la mia maestra, incaricata di trasmettere i misteri sacri, di risvegliare la forza sconosciuta che ciascuno di noi possiede. Quando ci avventuriamo in questo mare ignoto, riponiamo una fiducia cieca in coloro che ci guidano, convinti che sappiano più di noi. Andrea McCain, attrice di teatro Il suo grande problema era quello di essere una donna del XXII secolo che viveva, però, nel XXI - e lo rivelava a tutti. Ha pagato un prezzo? Senza dubbio. Ma avrebbe pagato un costo ben più alto, se avesse represso la sua esuberanza. Sarebbe stata amareggiata, frustrata, preoccupata di "ciò che penseranno gli altri", e avrebbe continuato a ripetersi: "Prima risolverò queste faccende, poi mi dedicherò al mio sogno", sempre lamentandosi del fatto che "le condizioni ideali non arrivano mai". Deidre O'Neill, conosciuta come Edda "L'amore è."
Nel suo primo romanzo Coelho accompagna il lettore nel viaggio di Paulo, il narratore, lungo il sentiero che conduce a Santiago de Compostela. Un percorso che Paulo deve affrontare per diventare il Maestro Ram e conquistare la spada che lo trasformerà in Guerriero della Luce. Con lui c'è la sua guida spirituale, il misterioso ed eigmatico Petrus. Settecento chilometri in tre mesi, durante i quali Paulo imparerà a riconoscere i suoi demoni personali e a sconfiggerli. Un viaggio interiore ed esteriore, per spiegare che nella vita come in viaggio non è tanto importante la meta, quanto il cammino stesso.
Ricardo Reis è uno dei tanti nomi ("eteronimi", appunto) con i quali Fernando Pessoa, massimo scrittore portoghese del Novecento, firmava le sue opere. A questo puro nome José Saramago, con un'invenzione vertiginosa - che è l'omaggio, ma anche la dolce resa dei conti, di un grande nei confronti di un altro grande del passato prossimo - dà un corpo, e una storia, e un vissuto. Lo fa tornare da Rio de Janeiro a Lisbona nel 1935, anno della morte di Pessoa, e lo fa morire un anno dopo, giusto in tempo perché possa visitare la tomba del suo creatore. Ma in quell'anno, il 1936, non muore soltanto Ricardo, che non è mai nato: comincia anche a morire la grande civiltà europea, che Pessoa aveva onorato, e che ora pare soccombere nella morsa nazifascista di Salazar, Franco, Hitler e Mussolini, con la tragedia della guerra di Spagna a segnare un sanguinoso destino di catastrofe. L'eteronimo sopravvive al suo fattore per un tempo breve, ma sufficiente per fargli commiserare il genio sprecato, l'anacronismo di un altissimo umanesimo dato in pasto a un'epoca di mostri. E Saramago, in questa sofferta elegia, ritrova la felicità di un'affabulazione tanto ricca quanto dolorosa, in un miracolo di stile che riesce a far coincidere un vastissimo corredo di evocazioni liriche, di intimistiche nostalgie, di scavi abissali fino alla radice del senso dell'esistere, con la durezza adamantina della denuncia politica, con un impegno etico e civile vieppiù esaltato dalla singolarità del contesto: la Psiche, la Cultura e la Storia, per una volta, si danno felicemente la mano.