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Útlá novela odehrávající se v německém Stuttgartu v době nástupu nacismu vypráví příběh mladého přátelství německého aristokrata a židovského chlapce tragicky poznamenaný dobovou atmosférou.
Fred Uhlman byl německo-britský spisovatel, malíř a právník židovského původu.
Útlá novela odehrávající se v německém Stuttgartu v době nástupu nacismu vypráví příběh mladého přátelství německého aristokrata a židovského chlapce tragicky poznamenaný dobovou atmosférou.
Příběh mladého přátelství německého aristokrata a židovského chlapce v době vzestupu nacismu.
Stationen eines jüdischen Lebens im 20. Jahrhundert: Kindheit in Stuttgart · Erster Weltkrieg · Schlagende Verbindung in Freiburg · Eintritt in die SPD und Bekanntschaft mit Kurt Schumacher · Flucht vor den Nazis nach Frankreich · Pariser Künstlerkreise · Ausstellungen · Reise nach Spanien · England · Begegnung mit Kokoschka · Internierungslager · Freundschaft mit Kurt Schwitters
L'amico ritrovato. Un'anima non vile. Niente resurrezioni, per favore
"Mi sentivo prima tedesco, poi ebreo". In questa frase piena di rimpianto è racchiuso il fascino dei tre romanzi brevi di Fred Uhlman, nati dalla tragedia di chi, disperatamente innamorato della Germania e della sua cultura, nel 1933 se ne vide improvvisamente allontanato in nome di una motivazione aberrante come quella razziale. Nella "Trilogia del ritorno", con una scrittura di grande sobrietà, Fred Uhlman ha dettato la condanna di una delle pagine più agghiaccianti della nostra storia, creando tre gioielli di prosa che si illuminano vicendevolmente e riuscendo a trarre una musica semplice e malinconica dalla tragedia di un'intera civiltà.
I romanzi di questa "Trilogia" nascono dalla tragedia di chi fu allontanato dal proprio paese in nome di una motivazione aberrante come quella razziale. In "L'amico ritrovato" questa lacerazione coincide con la fine dell'amicizia tra due compagni di liceo, Hans Schwarz, ebreo figlio di borghesi, e il nobile Konradin von Hohenfels. Il nazismo travolge questo legame come un contagio che sembra colpire anche l'amico di un tempo e portarlo al tradimento. La smentita verrà solo trent'anni anni dopo, imprevista e commovente, nell'ultima lettera scritta da Konradin in "Un'anima non vile". Così l'amicizia è al centro dell'esperienza di Simon Elsas che, tornato dall'esilio, lenirà le ferite dell'anima confrontandosi con i suoi amici di un tempo.